“MOLISE CRIMINALE” di Giovanni Mancinone, è un libro zeppo di episodi che si susseguono e si intrecciano con il vissuto dei molisani ma che spesso varcano i confini regionali e nazionali fino ad arrivare sulle tracce di Salvatore Mancuso Gomez a Bogotà in Colombia dove la droga si produce e si commercializza a tonnellate e i soldi vengono spediti altrove per essere riciclati dentro i borsoni in pelle che personaggi anonimi portano a spasso per il mondo. Ma attenzione “Molise criminale” è un archivio di fatti raccontati in punta di penna sugli episodi di cronaca che si sono verificati in regione: sindaci e avvocati uccisi in circostanze particolari; fabbriche svuotate e femminicidi consumati in modo atroce; l’eolico, i rifiuti e gli affari illegali. E a chi non lo sa Mancinone, racconta l’arresto del ministro Tanassi per tangenti e la presenza di Vito Ciancimino a Rotello in provincia di Campobasso. Tutto il resto lo scoprirete voi leggendo un libro di cronaca scritto come ai vecchi tempi, forte nei contenuti e rispettoso delle persone e dei minori.
Questo il
testo riportato invece nella controcopertina: “Quante storie poco edificanti
nasconde questo piccolo territorio dell’Italia di mezzo che, dopo aver
trascorso qualche anno in purgatorio, perché cooptato nella lista delle regioni
in crescita economica, è stato retrocesso nelle zone dell’inferno del Sud sempre
più povero e isolato… Un concetto chiaro sul Molise di oggi che affonda le sue
radici nel passato”.
A firmare la
prefazione è Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto che dopo
aver letto Molise criminale dice fra le altre cose: “… Molti si chiedono con
stupore: ma davvero in Molise c’è mafia? Eh sì, proprio in Molise c’è anche la
mafia. Leggendo questo libro, si comprende bene la portata di questa presenza.
Altri si chiedono ancora: è mai possibile una così vasta attività criminale? Ahimè,
a dire il vero non esiste regione d’Italia e d’Europa in cui non si debbano
fare i conti con l’attività dei clan mafiosi, naturalmente ognuno con un grado
diverso e forme differenti di radicamento. Il problema in sostanza c’è, quindi
bisogna conoscerlo e affrontarlo aiutando così il Molise a vaccinarsi dalla
mafia...”
In copertina:
Leonardo Pappone, Giulio Cesare, misto acrilico su materiale cementizio.
Giovanni Mancinone (Castelmauro 1951), giornalista. Prima di entrare in Rai, dove ha ricoperto il ruolo di vice caporedattore nella redazione della Tgr del Molise, firmando centinaia di servizi per il Tg1, il Tg2, il Tg3, Rainews24, Gr1 e Gr2, ha scritto per «l’Unità», «Paese Sera», «Rassegna Sindacale» e «Il Tempo». Ha diretto «Il Chimico Professionista», «Molise Oggi», «Molise Insieme» e altri periodici sia in Molise che nel Lazio. Nella sua carriera professionale si è occupato dei fatti più scottanti di cronaca che si sono verificati in Molise prestando molta attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Tra le inchieste più importanti arrivate in cronaca, l’Operazione Mosca che ha portato alla scoperta di un traffico di rifiuti industriali provenienti da sette regioni che venivano scaricati sulla costa molisana. Questa attività investigativa è stata la prima in Italia sullo smaltimento illegale di scarti industriali vero e nuovo grande business per la criminalità organizzata.